Gli antibiotici del futuro? I virus

Un pericolo invisibile… i “super batteri”

Vi siete mai chiesti come mai, pur vivendo in una società così avanzata e all’avanguardia nell’ambito della medicina, non si è ancora riusciti a debellare un comunissimo raffreddore? La risposta è alquanto semplice, l’abuso di antibiotici: purtroppo, oggi si assumono medicinali ad ogni piccolo sintomo. Questo porta i batteri che li causano ad evolversi e resistere al medicinale di turno, divenendo, difatti, “super batteri”. Infatti, i batteri e i virus hanno la capacità di mutare molto più velocemente rispetto agli organismi pluricellulari, rendendo inutili gli antibiotici attuali e inducendo a spendere milioni in una continua ricerca di farmaci sempre più potenti, in una sorta di circolo vizioso.

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Come uscire da questo circolo vizioso?

I batteri non sono gli unici a mutare velocemente: come già accennato, esistono anche i virus. In natura vi è una tipologia di virus parassita chiamata “batteriofago“, come il nome stesso fa intuire, ha la peculiarità di mangiare specifiche tipologie di batteri. In America si è già provato ad usare tali virus come “antibiotico” su un paziente affetto da un patogeno derivante dalla tubercolosi. Gli è stato somministrato un cocktail di tre virus che hanno sterminato il batterio patogeno e lasciato inalterato il resto dei milioni di batteri utili al nostro organismo.

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La nostra speranza sono i virus?

Il vero problema dei super batteri è che in un futuro prossimo anche una piccola lacerazione infetta potrebbe portare alla morte poiché i batteri, appunto, mutano ad una velocità maggiore rispetto a quella di creazione di un vaccino o un antibiotico. Soltanto i virus, studiati e riprodotti in laboratorio nelle loro molteplici mutazioni, si pongono attualmente come validi antagonisti nella lotta ai superbatteri, anche attraverso la creazione, in anticipo, degli appositi e necessari vaccini.

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