MUSICA: recensione A Head Full of Dreams, Coldplay

 

Tante collaborazioni nel nuovo album della band britannica: Da Beyoncè a Noel Gallagher, fino a… Barack Obama.

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I Coldplay sono tornati… quelli di Mylo Xyloto.
Venerdì 4 Dicembre 2015 è uscito il settimo album della band di Chris Martin, intitolato “A Head Full Of Dreams“, definito dal frontman della band come la chiusura di un percorso iniziato ben 15 anni fa.

Partirei con una piccola premessa: questo non è un album per nostalgici; dimenticatevi i Coldplay che debuttavano con Parachutes, quando indossavano le t-shirt dei Rolling Stones nei videoclip dei loro singoli (Shiver). I Coldplay di oggi collaborano con Rihanna, Beyoncè e con gli Stargate.

Se con il precedente album Ghost Stories la band aveva forse cercato un ritorno alle origini, con dei suoni dall’atmosfera tetra e malinconica, in A Head Full Of Dreams possiamo affermare con certezza di recepire l’esatto contrario: una sorta di rinascita dello stato d’animo, in cui colori, arrangiamenti funk ed elettronici, e intonazioni gioiose sono la parte centrale dell’album. Un lavoro che si avvicina molto all’album Mylo Xyloto pubblicato nel 2012.
Il nuovo singolo Adventure Of A Lifetime, uscito qualche settimana fa, aveva spiazzato un po’ tutti, dividendo opinione pubblica e critica in quanto sia una sorta di hit dance che non ha nulla a che vedere con i precedenti del gruppo britannico, dove si sperimentano suoni e batteria in stile Funk abbinati ad un pop ormai attualissimo, con un riff di chitarra persistente che entra in testa con estrema facilità.
L’album si apre con la title track A Head Full Of Dreams dove possiamo ritrovare felicemente (?) i classici cori che hanno contraddistinto la band per diversi anni, un biglietto da visita per ciò che andremo a sentire sucessivamente.
Segue Bird, molto rapida, progressiva, ed entusiasmante, sostenuta da una batteria elettronica. Personalmente mi ricorda molto Hurts Like Heaven, seconda traccia di Mylo Xyloto.
Hymn For The Weekend è un duetto con Beyoncè dal ritmo R & B che molto probabilmente diventerà un singolo e, quasi sicuramente, di successo vista la tendenza di ascolto a pezzi di questo genere. Pezzi che però, diciamolo chiaramente, non appartengono a una band come i Coldplay, che appaiono decisamente fuori luogo  se approciamo il nome e la carriera del gruppo al pezzo.
Alla 4 abbiamo Everglow, a mio parere miglior traccia dell’album.
Una canzone che si sarebbe incastrata perfettamente nel precedente disco Ghost Stories.
Menzione speciale anche per Amazing Day, splendida ballata, e Up & Up, che insieme ad Everglow riescono a farci rivivere (o quasi) le emozioni che provavamo ascoltando i vecchi Coldplay, quelli dal pianoforte in prima fila ad ogni concerto.
Kaleidoscope è quasi il momento di pausa concessoci durante l’ascolto, traccia che contiene una parte di Amazing Grace cantata dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama!
Army Of One è invece un mix tra il vecchio alternative che Martin e compagni ci hanno fatto apprezzare in passato, e i suoni contenuti in questo nuovo album.
Un’ altra collaborazione è quella con Tove Lo in Fun, una piacevole canzone accompagnata dal classico suono di chitarra di Buckland alle quali si aggiungeranno delle ritmiche elettroniche.

Nel complesso, un album piacevole da ascoltare, con qualche ottima canzone e qualche altra destinata al dimenticatoio una volta passata la tendenza. A Head Full Of Dreams è in poche parole un album di musica pop  moderna con in più quel tocco raffinato che i Coldplay sanno dare.
A mio parere (sì, sono un nostalgico), è il lavoro meno brillante della band, che risconterà probabilmente un grande successo, senza però far storcere il naso a chi ascolta i Coldplay dai loro inizi.

VOTO FINALE: 6

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