Cronaca di una Roma che prova a cambiare: il progetto Tiburtina

A cura di Riccardo Madrigali

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La rubrica

Colpita dal degrado, dagli scandali politici, dalla malavita, dall’abusivismo edilizio e dagli attacchi mediatici nazionali e internazionali, la Capitale d’Italia ha indubbiamente chiuso uno dei decenni più difficili della sua storia moderna (e non solo). “Roma era una grande città, oggi è una città grande”, diceva il grande Carlo Verdone qualche anno fa rappresentando chiaramente il decadimento che la Città Eterna sta affrontando e che è ormai percepito non soltanto dai cittadini romani, ma da tutti coloro che hanno modo di soggiornare nella Capitale per più di qualche ora.

Eppur qualcosa si muove… impercettibile, ancora non visibile agli occhi dei cittadini romani e italiani ma che sarà evidente prossimamente in termini di impatto per l’economia cittadina e nazionale. Negli ultimi 2-3 anni, dopo essere crollata a picco in una gravissima crisi economica, sociale e culturale, Roma sembra aver iniziato ad alzare lentamente la testa per intraprendere la strada del cambiamento; sono sempre di più i progetti, attuati da privati e non, di riqualificazione urbana (in particolare nelle periferie) e di recupero di aree dismesse e, inoltre, stanno aumentando notevolmente gli investimenti internazionali nel mercato immobiliare e in generale nell’economia produttiva della città. Timidamente e in silenzio Roma sta provando a disegnare un suo futuro da città europea e internazionale. Lasciamo a voi le valutazioni su a chi appartenga il merito di questo accenno di cambiamento: se alla politica, ai privati o ai comuni cittadini; ciò che conta è che una delle città più importanti al mondo stia ritrovando un suo slancio e questa è una grande notizia per tutti.

Lo scopo di questa nuova rubrica di Uninformazione è raccontare e descrivere tutti i nuovi progetti che stanno nascendo e si stanno sviluppando a Roma e che contribuiranno a renderla una città più all’avanguardia nei prossimi anni. Si tratterà di articoli di mera cronaca con l’unico fine di raccontare ciò che sta accadendo, prescindendo da qualsiasi faziosità e appartenenza politica. In questa prima puntata andremo ad analizzare il progetto di riqualificazione e sviluppo inerente all’importantissimo quartiere di Tiburtina.

L’importanza del quartiere e le evoluzioni nel tempo

Tiburtina è certamente uno dei quartieri di Roma sui quali più si è concentrata l’attenzione delle istituzioni e dei privati negli ultimi anni. La motivazione risiede nella posizione strategica: vicinissima al centro della città, all’Università Sapienza (il più numeroso polo universitario d’Europa) e snodo fondamentale per il traffico ferroviario e automobilistico della città. Oltre ciò, la particolare attenzione data al quartiere risiede nel livello di degrado urbano elevatissimo di tutto il quadrante e dei quartieri ad esso collegati; degrado da cui nasce una grande opportunità di riqualificazione.

Il progetto per lo sviluppo di Tiburtina nacque già nel lontano 2000, quando il Comune di Roma Capitale e FS definirono un piano di assetto che ha portato alla creazione dell’attuale polo ferroviario, nonché alla successiva nascita dell’headquarter di BNL, un palazzo orizzontale avveniristico e di grande impatto. Dal 2019 il piano di sviluppo ha poi accelerato specialmente sul lato ovest della stazione con l’avvio dei lavori, oggi completati, di abbattimento della tangenziale est, la conclusione del complesso immobiliare futuristico “Città del Sole“, l’avvio dell’iter per la costruzione di una nuova biblioteca comunale, la vendita di un lotto FS per la costruzione di un nuovo albergo e, in ultimo, la notizia dell’approvazione dei fondi del MISE per la nuova Casa delle Tecnologie Emergenti. E proprio su FS si gioca gran parte della partita che riguarda lo sviluppo di tutta Tiburtina: da anni si parla insistentemente della costruzione di nuove torri, una delle quali dovrebbe rappresentare il nuovo headquarter dell’azienda. Negli ultimi tempi, a seguito di una serie di valutazioni strategiche e logistiche, FS pare aver deciso di mettere in piedi azioni concrete volte ad intensificare la propria presenza nel quartiere di Tiburtina e, in virtù di ciò, ha presentato al Dipartimento di Urbanistica del Comune di Roma un’importante proposta progettuale di riconversione e riqualificazione urbanistica.

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Una foto interna della stazione Tiburtina e della sua architettura “sospesa”. Nella stazione verrà realizzato il nuovo hub Casa delle Tecnologie Emergenti

Il nuovo progetto

Tredici torri ricoperte di cristallo e dall’altezza massima di 90 metri. Un nuovo quartiere direzionale lineare, con al centro la nuova sede di FS, schiacciata tra il fascio dei binari e un grande parco, con un asse pedonale tra gli edifici. Infine, la nuova stazione dei pullman regionali e internazionali. Sono queste le caratteristiche principali del progetto per l’area est della stazione Tiburtina proposto da FS al Comune di Roma ed elaborato dallo studio di architettura Abdr. Tra la stazione Tiburtina e Pietralata potrebbe quindi nascere un nuovo quartiere moderno e avveniristico, che potrebbe ricordare l’area di Porta Garibaldi di Milano o il quartiere della Defense di Parigi, seppur con edifici più bassi.

L’idea è di approfittare della posizione logistica strategica e dell’opportunità di riqualificazione della zona per costruire un nuovo quartiere sostenibile e all’avanguardia che funga da snodo fondamentale per l’intera area di Roma est. L’area, come accennato, non avrà soltanto grandi torri, ma anche tanto verde e servizi: un grande parco con un laghetto artificiale e un ponte pedonale che lo collegherà al quartiere universitario Bologna, un edificio museale e la nuova stazione dei pullman che andrà a sostituire quella attuale. Oltre ciò, tutta la viabilità verrà ridisegnata con nuovi spazi, piazze, aree e passaggi pedonali. Il nuovo quartiere si stima sarò lungo un chilometro abbondante e si estenderà da un lato tra la sede di Bnl, i binari e la stazione Tiburtina e dall’altro verso il cuore del quartiere di Pietralata, che si estende fino alla stazione della metro B Quintiliani. Si tratta di una zona dall’altissimo potenziale dove la Sapienza sta costruendo un grande studentato, progettando altri edifici e laboratori di ingegneria e dove, infine, inizieranno i lavori per la costruzione della nuova sede dell’Istat. Ai fini della realizzazione del progetto, FS ha proposto al Comune di traslare i diritti edificatori da essa posseduti (24.550 mq) dall’area di Trastevere a quella di Tiburtina, andando quindi a ridisegnare anche il piano di assetto dello storico quartiere romano, nel quale, in caso di approvazione, verranno compiute attività urbane non particolarmente invasive.

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Un rendering delle torri del progetto Tiburtina realizzato dallo studio Abdr

Valutazione della proposta

Quella di Abdr è una proposta urbanistica con un “concept” architettonico indicativo che, ovviamente, potrà essere modificato, secondo le linee guida dettate dal Comune, dai singoli privati acquirenti. Il progetto è stato sottoposto al Dipartimento di Urbanistica del Comune di Roma e si stima possa arrivare in aula all’Assemblea Capitolina in primavera. L’approvazione di un progetto di tali dimensioni potrebbe rappresentare una svolta urbanistica ed economico-sociale storica per Roma. Una grandissima occasione per attrarre investimenti nazionali e internazionali e per sviluppare l’economia cittadina.

Non ci resta che attendere il responso della politica.

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