Terremoto nel Reatino, il coraggio di reagire

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Nella notte fra martedì e mercoledì del 24 Agosto, alle 03.36, una prima scossa di magnitudo 6.0 con epicentro a pochi chilometri dal Comune di Accumoli (RI) scuote la terra del Reatino: se ne susseguiranno delle altre nelle ore successive, tutte con intensità inferiore ma localizzate sempre nella medesima zona, fra Norcia e Arquata del Tronto.

Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, Norcia e molti altri borghi, piccole chicche di storia e antiche tradizioni, i centri ad essere colpiti di più da questo sisma, le cui vittime sembrano attestarsi oltre a quota duecentoquaranta, altrettanti i feriti e circa 2500 gli sfollati.
I soccorsi d’altro lato, nonostante le polemiche sui ritardi di questi, contano ad ora oltre 350 militari e migliaia fra volontari ed operatori della Protezione Civile attivi sul posto. Un sostegno che si riflette anche sulla grande quantità di aiuti umanitari, come ad esempio medicamenti e beni di prima necessità, inviati da ogni parte d’Italia; centri trasfusionali pieni, intasati dalle centinaia di persone movimentatesi per donare il sangue, mostra il coraggio di risollevarsi da parte del nostro popolo e la solidarietà del Belpaese che si stringe alle comunità colpite dal sisma.

Anche le istituzioni sembrano muoversi nei confronti degli abitanti del Reatino e dintorni, nelle intenzioni del Consiglio dei Ministri di stanziare da oggi i primi aiuti economici pari a 234 milioni di euro provenienti dal Fondo per le Emergenze Nazionali per i territori danneggiati dal cataclisma.
Una vicinanza espressa non solo dalle parole del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ma anche dalle figure dei leader del panorama politico mondiale quali Barack Obama, Vladimir Putin ed il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker i quali, insieme all’istituzione della Chiesa Cattolica Italiana, sono intenzionati ad erogare aiuti economici già nel brevissimo periodo.

Noi di UnInFormazione, come Associazione studentesca dell’Università di Roma Tor Vergata, oltre ad esprimere il nostro dolore per l’accaduto invitiamo i membri della nostra comunità accademica ad offrire il proprio aiuto attraverso la struttura del Policlinico Tor Vergata, dove il Centro Trasfusionale resterà aperto anche in orario pomeridiano in virtù dell’attuale necessità di sangue.

Ogni altra richiesta di aiuto e proposta potrà comunque essere inoltrata al Servizio di Prevenzione e Protezione (prevenzione.protezione@uniroma2.it), che valuterà e coordinerà i diversi interventi posti in essere.

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