“Un altro giro di giostra” è un libro scritto dal giornalista Tiziano Terzani, pubblicato nella prima metà del 2004, anno della sua scomparsa. Con esso si assiste ad una svolta nelle tematiche affrontate dal reporter: la prosa si fa più intima, innervata da una forte introspezione. A guidarlo non è più la verve giornalistica bensì il desiderio di narrare del suo ultimo pellegrinaggio a caccia di una cura per il cancro.
Difatti, il tumore all’intestino, diagnosticatogli nel 1997, spinge Tiziano ad abbandonare il giornalismo, ma non il viaggiare intorno al mondo, conditio sine qua non della sua sopravvivenza. Il Terzani scrittore, giornalista e soprattutto uomo non tollera la condizione di stasi, anzi ritrova linfa vitale nel moto: per questo, dopo un primo periodo di cure al “Memorial Sloan-Kettering Cancer Center” di New York, decide di intraprendere un altro dei suoi lunghi viaggi. Un viaggio, tuttavia, diverso, scandito dal saggiare ogni cura approntata dagli uomini contro il malessere fisico.
Parte, dunque, dagli Stati Uniti, percepiti come terra dalle immanenti contraddizioni sin dalla sua permanenza alla “Columbia University”, sul finire degli anni Sessanta. Proprio lì sperimenta i grandi progressi della medicina moderna. Successivamente si reca nell’affascinante India: dopo un lungo girovagare, trova rifugio in un ashram nel Tamil Nadu. Medicina tibetana, cinese, ayurveda, qi gong, reiki, yoga, omeopatia e pranoterapia scandiscono le tappe del peregrinare, sino a condurlo sull’Himalaya.
“Moriamo tutti. Si tratta di riuscire a godere del viaggio.”
Questa è una delle profonde verità a cui Tiziano perviene: la ricerca del benessere fisico si trasla, naturalmente, sul piano spirituale, su quello del “Sé”. Perché il morbo da combattere, in realtà, è il timore della morte, che colpisce tutti in quanto esseri umani, fragili.
Pertanto, la vera “cura”, l’unica possibile, consiste nell’armonia del vivere in comunione con l’eterno divenire dell’universo e di se stessi: per non disseccarsi, per non perire, bisogna assaporare nuovi punti di vista, cambiare.
“Un altro giro di giostra” è un libro che respira: un vademecum di vita che non ha un fine didattico e non si propone di fornire “la formula che mondi possa aprirti”, è un balsamo per l’anima. Terzani è un uomo che la vita l’ha spolpata con l’infaticabile ardore di coloro che hanno attraversato le grandi guerre del Novecento, mossi dal desiderio di mutamento, di miglioramento. Perciò la sua penna, dal sapore esotico, diretto e disincantato, spinge a riflettere con quella straordinaria lucidità figlia solo delle storie di vita vissuta.
“Vivo ora, qui, con la sensazione che l’universo è straordinario, che niente ci succede per caso e che la vita è una continua scoperta. E io sono particolarmente fortunato perché, ora più che mai, ogni giorno è davvero un altro giro di giostra.”
