L’istruzione italiana

Da sempre i laureati italiani sono ricercati ed apprezzati in tutto il mondo per il loro know-how, per quella voglia di competere e riuscire che contraddistingue il nostro popolo ovunque.
Infatti la qualità dell’istruzione teorica impartita nei nostri atenei, spicca per il livello di approfondimento e di preparazione globale che offre.
Tante minuziose ed esaurienti nozioni, quindi, e la pratica?

Se intendiamo il settore economico-scientifico, l’attuazione di quanto impartito tende ad assumere un carattere se non secondario, quantomeno accessorio.
Tirocini, stage formativi e Master; realtà importanti che fungono da connettore tra il mondo dello studio e quello del lavoro, che “svezzano” i nostri laureati e dunque consentono loro di mettere in campo le proprie competenze acquisite durante il percorso di studi.

Ma, in una buona parte dei casi, queste attività così fondamentali sono attuate soltanto dopo il completamento della carriera universitaria; meno sovente nel corso della formazione accademica.
Si potrebbe, quindi, impartire una formazione maggiormente pratica ai nostri studenti, senza comunque intaccare il valore concettuale delle conoscenze dispensate?

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