Il bodybuilding è passato anche per Tor Vergata: Filippo Massaroni

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Non tutti sanno che la nostra Università ospita, nelle vesti di docente presso la facoltà di Scienze Motorie, una delle figure di spicco del bodybuilding a livello internazionale: stiamo parlando di Filippo Massaroni.

La sua carriera da culturista, iniziata dopo la laurea in Scienze Biologiche alla Sapienza, è segnata da innumerevoli vittorie e piazzamenti tra cui compaiono il primo posto nel 1981 al Mister Universo a livello amatoriale e il secondo posto, dopo tre anni, sempre nella stessa competizione ma, questa volta, a livello professionistico.

Gli anni in cui si allenava erano anni di forte spinta evolutiva del bodybuilding, la “Golden Era”. La scena internazionale contava per lo più atleti statunitensi, si può dire che Massaroni, insieme ad altri pochi nomi, fosse la nostra perla, colui che ha dato spazio all’Italia sui palchi in cui erano presenti atleti di tutto il mondo.

Oltre ad essere un grande sportivo è anche un altrettanto studioso della disciplina in questione. A lui si deve l’invenzione del metodo di allenamento “tecnica delle serie interrotte” che possiamo, anzi dobbiamo, considerare parte integrante di quel processo evolutivo di cui parlavo sopra.

La tecnica in questione ha come scopo quello di ottenere il massimo reclutamento e lo sfinimento dei gruppi muscolari che si intende allenare. Nel pratico, consiste nel selezionare un carico che sia circa il 75% del vostro massimale, un bel peso insomma, ed eseguire 5 ripetizioni per poi riposare circa 20/30 secondi (“microserie“), bisogna ripetere questo ciclo fino a quando il vostro gruppo muscolare cederà e non riuscirai più a completare le 5 ripetizioni. Quella appena descritta prende il nome di “macroserie” che, una volta terminata, richiede un riposo abbondante, circa 3 minuti, prima della ripetizione e così via per 2/3 macroserie totali.

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C’è poi un secondo esercizio che può colpire lo stesso distretto muscolare ma anche altri, dipende dal grado di esperienza. Qui occorre selezionare un carico con cui è possibile riuscire a realizzare 12 ripetizioni, sebbene nelle varie serie se ne faranno effettivamente tra le 15 e le 20: le ultime saranno mezze ripetizioni o ripetizioni forzate. Dopo la prima serie bisognerà riposarsi per circa 20/30 secondi e poi ripetere con un carico più basso il tutto.

La scheda di allenamento è quindi strutturata mediante l’accoppiamento di primo e secondo esercizio reiterati insieme per tutti i gruppi muscolari che si intendono allenare.

Ragazzi, è un’ammazzata ma ne vale la pena, anche se dopo la seduta ci sente un tantino estraniati dal mondo circostante. 

Filippo Massaroni è stato un grande atleta e un grande innovatore, pensare che sia passato per Tor Vergata mi sprona ancora di più ad allenarmi per raggiungere i miei obiettivi.

Grazie Prof.

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